lunedì, marzo 12, 2012

                                   JEFFERY DEAVER
                                   La strada delle croci
Penisola di Monterey, California. Sulla Highway 1, un poliziotto vede a bordo strada un’inquietante croce di legno su cui è incisa la data del giorno dopo: pensa a un errore, o a uno scherzo di pessimo gusto. Non sa che di lì a ventiquattr’ore proprio in quel punto verrà trovata una ragazza in fin di vita. Quando un’altra croce compare lungo la strada, e poi un’altra, sempre ad annunciare morti non ancora avvenute, è chiaro che qualcuno sta giocando a scrivere il futuro. E si sta divertendo un mondo. Il caso arriva sulla scrivania di Kathryn Dance: per l’agente del California Bureau of Investigation comincia una nuova, rocambolesca caccia al serial killer; ma per risolvere il caso della “strada delle croci” l’esperta di body language, insieme al collega O’Neil, dovrà muoversi in un territorio a lei sconosciuto, e terribilmente ingannevole: il mondo dei giochi di ruolo online, dove la verità ha fin troppe facce. Ed è lì, tra social network e universi sintetici, che il diciassettenne Travis Brigham ha imparato a vivere tutte le vite che vuole, passando con sconvolgente disinvoltura dal ruolo di vittima a quello di carnefice, dal personaggio del martire a quello dello spietato vendicatore. Ci vorranno tutta l’intelligenza e la prontezza dell’agente Dance per tirare le fila di una storia piena di deviazioni e false piste, e capire qual è quella giusta tra le tante versioni possibili della verità.
Con La strada delle croci Jeffery Deaver fa tornare in campo, più smaliziata e irresistibile che mai, Kathryn Dance, eroina della Bambola che dorme, infallibile quanto Lincoln Rhyme, affascinante quanto Amelia Sachs. E ci regala un thriller che è un gioco di specchi perfetto, dal quale è impossibile non lasciarsi ipnotizzare.

Commento:
La mia passione per Jeffery Deaver è da sempre legata a Lyncoln Ryhme e all'agente Amelia Sachs.
Ho avuto una grande delusione leggendo "L'ultimo copione di John Pellam" che non mi aveva per niente appassionato, mentre con l'agente Kathryn Dance si ritorna al Jeffery Deaver che mi piace. La storia è appassionante e il finale è decisamente inaspettato ...
Il personaggio però non mi ha convinto del tutto. Ho avuto la sensazione che l'autore non sia completamente in sintonia con il suo personaggio, soprattutto quando lo descrive negli aspetti più personali.


PS: ho trovato molto carina l'idea di Katiuscia di dedicare un post ad ogni libro letto per poi tirare le somme a fine anno e vedere quanti libri ci sono passati tra le mani. Mi sono sempre chiesta quanti libri leggo in un anno :)

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